L'Anticristo - Profezie - Antonello Poddighe

Antonello Poddighe
L’anticristo - Profezie
Scritti antichi e moderni sull'Anticristo
Prefazione di Rino Cammilleri

Recensione
C’è negli avvenimenti più drammatici e cruciali dei nostri giorni una relazione con taluni passi apocalittici della Bibbia? Questi avvenimenti sono segni che dell’imminenza del tempo dell’Anticristo? È davvero prossimo il regno dell’Anticristo? Chi è l’Anticristo? Quando verrà? In questo libro l’Autore traccia in maniera rigorosa (avendo sempre come caposaldo della sua riflessione il Magistero della Chiesa) e documentata (basandosi principalmente sulle profezie escatologiche della Bibbia, sulla Tradizione della Chiesa - attraverso gli scritti dei Padri, dei Dottori e di vari commentatori - e sulle rivelazioni private di santi, beati e venerabili) un profilo di questa misteriosa figura. Nella parte conclusiva del libro l’Autore trae spunto da alcune recenti rivelazioni private per indagare sulla possibilità dell’imminenza di un tempo di pace universale con lo stabilirsi del Regno di Cristo nel mondo, cercando di capire nel contempo se davvero l’umanità sia giunta - come sostengono alcuni - alla fase conclusiva della sua storia su questa terra: gli “ultimi tempi”.
L’Autore
Antonello Poddighe vive a Sassari dove è nato nel 1967. Da molti anni si dedica allo studio dell’escatologia, della profezia (nella Bibbia e nelle rivelazioni private) e delle apparizioni mariane. È impegnato nella divulgazione su Internet delle sue ricerche e nell’apostolato cattolico in genere. Dirige vari siti Web cattolici: il Gruppo Mariano Oremus, di cui è fondatore, e il più noto “Profezie per il Terzo Millennio”, uno spazio di commento e approfondimento degli avvenimenti del nostro tempo dal punto di vista della Fede che negli ultimi dieci anni ha raccolto quasi un milione di visitatori.
Nota breve
L’anticristo nelle profezie di santi, beati e venerabli
Argomento: anticristo, profezie cattoliche
Collana: spirituale 9
Pagine 160
Altezza 21
Larghezza 15
Tipo di copertina: brochure
Prezzo: € 14,50
Isbn: 978-88-89913-63-5












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Ingresso alla Bellezza: ne parla Civiltà Cattolica

Uscita recensione favorevole di Ingresso alla Bellezza sul numero 3784 (febbraio 2008) a p. 420 di CIVILTA' CATTOLICA. Qui di seguito un breve estratto.

"È qui il nucleo del libro: il legame tra Pensiero e Immagine, la biunivoca corrispondenza tra Verbum e Imago. L’A. chiarisce come il «Nome nascosto» del Figlio di Dio – Imago – sia decisivo, capace di spiegare in gran parte i processi conoscitivi, nonché la stretta relazione fra realtà e linguaggio, tra significato e significante.
La comprensione piena dei due Nomi propri della seconda Persona potrebbe condurre, secondo l’A., all’unificazione metafisica di tutta la realtà in un’unitaria teoria generale della realtà, secondo la quale «la creazione sta al pensiero umano sulla creazione […] in un rapporto di vera analogia con la sacra Relazione trinitaria presente tra il Padre e il Figlio, alla luce dei due suoi Nomi, Imago e Verbum» (p. 29). L’aspettativa dell’A. è troppo «presuntuosa»? Lasciamo il giudizio al lettore invitandolo, però, prima a leggere il testo nella sua interezza.Il libro, scritto con grande attenzione al linguaggio [...] risulta stimolante. Inoltre, anche se potrebbe apparire alquanto inattuale, si inserisce nel dibattito estetico di oggi, proponendosi come contributo alla riflessione e alla discussione. Ma ci sono potenziali risvolti anche al di fuori del ristretto ambito estetico. A fine lettura, ad esempio, ragione e conoscenza sembrano uscire rafforzate nella dura lotta che relativismo e scetticismo oggi stanno conducendo nei loro confronti. La lettura, inoltre, sembra favorire una maggiore capacità di riconoscere lo spirituale che si cela nel materiale". (dalla recensione di G. Esposito)

In TV: Alla scuola di Benedetto XVI - don Gino Oliosi

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"Un capolavoro": Ingresso alla bellezza

Non si dovrebbe vantare, ma noi non ci vantiamo di noi stessi, ma della genialità di un nostro Autore, ormai riconosciuto come un Autore che ha qualcosa da dire nell'ambito della filosofia e della teologia quanto meno da due fatti: il primo è che è stato "arruolato" fra gli editorialisti de L'Osservatore Romano, e poi per le parole di profondo elogio di un osservatore attento e preciso come Sandro Magister che gli ha riservato nell'articolo che riportiamo qui di seguito. Stiamo parlando di Enrico Maria Radaelli e del suo "Ingresso alla bellezza - Fondamenti a un'estetica trinitaria".

Tutti a vedere il "sacro teatro dei cieli". Un teologo fa da guida
Il teologo è Enrico Maria Radaelli. Il suo ultimo libro dal titolo "Ingresso alla bellezza" è la prova che una grande teologia cattolica continua a essere viva, negli anni di Joseph Ratzinger teologo e papa
di Sandro Magister
Roma, 15 febbraio 2008 – A predicare in curia gli esercizi spirituali di Quaresima, Benedetto XVI ha chiamato quest'anno il biblista Albert Vanhoye, da lui definito "grande esegeta" e fatto cardinale. Lo scorso anno aveva chiamato a predicare gli esercizi il cardinale Giacomo Biffi, altro teologo da lui grandemente stimato. Uno dei più importanti libri di teologia degli ultimi anni, pubblicato di recente in più lingue, è quello di Leo Scheffczyk, "Il mondo della fede cattolica. Verità e forma". Anche Scheffczyk, scomparso nel 2005, fu fatto cardinale. Il libro è introdotto da un'intervista a Benedetto XVI. Sono i segni che una grande teologia cattolica continua a essere viva, negli anni di Joseph Ratzinger teologo e papa. È una teologia tanto profonda e solida quanto poco rumorosa. Il rumore circonda opere più eccitanti ma confuse, come il libro di Vito Mancuso "L'anima e il suo destino", di cui ha dato conto www.chiesa una settimana fa. Al riparo da simili rumori ma con grande lungimiranza, ad esempio, in Italia l'editrice Jaca Book sta pubblicando gli imponenti "opera omnia" del più insigne studioso al mondo di teologia medievale, Inos Biffi, professore emerito alle facoltà teologiche di Milano e di Lugano. Nessuna parentela tra lui e l'omonimo cardinale, che lo ha amico e lo ritiene senza ombra di dubbio il più grande teologo italiano vivente. Editorialmente, Inos Biffi è in buona e sceltissima compagnia. Prima di lui la Jaca Book ha pubblicato le opere complete di due altri giganti della teologia cattolica del XX secolo: Henri De Lubac e Hans Urs von Balthasar. Un'altra editrice, Città Nuova, ha in corso la pubblicazione degli "opera omnia" di un terzo grande teologo della seconda metà del Novecento, Bernard J. F. Lonergan. Ma c'è di più. La teologia cattolica sta segnando al suo attivo anche nuovi autori e nuovi libri di prima grandezza. È il caso di Enrico Maria Radaelli, col saggio "Ingresso alla bellezza".
* * *
La tesi portante di "Ingresso alla bellezza" è che il Figlio di Dio non ha solo un "nome" ma due, inscindibilmente connessi. È "Logos" ma anche "Imago". È verbo ma anche immagine, volto, specchio del divino pensiero. È verità ma anche bellezza del vero. "Ingresso alla bellezza" è dunque una via maestra per entrare nel mistero del Dio trinitario e incarnato. La bellezza è l'apparire dell'invisibile verità. E, viceversa, l'indicibile dei divini misteri si manifesta negli splendori della liturgia, dell’arte, della musica, della poesia. Sulla copertina del libro c'è un un dipinto di Lorenzo Lotto con un giovane Apollo dormiente ai confini dell'arcano, con le Muse che mimano le sublimi realtà. L'illustrazione in alto a questa pagina è invece di un pittore del Seicento, Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccia. È un particolare degli affreschi della cupola e della volta della chiesa di Roma dedicata al Santissimo Nome di Gesù, ossia, teologicamente, proprio al duplice nome di "Logos" e "Imago". Dalla visione di questo "sacro teatro dei cieli" prende il via un articolo dell'autore di "Ingresso alla bellezza", Enrico Maria Radaelli, pubblicato su "L'Osservatore Romano" del 4-5 febbraio 2008. L'articolo è riprodotto integralmente più sotto e sintetizza con molta efficacia lo spirito e i contenuti del libro. Il quale spazia dalla teologia propriamente detta alla filosofia, dalla Sacra Scrittura alla liturgia, dalla storia alla linguistica, dall'arte alla musica. Memorabili, ad esempio, le pagine sul pittore Michelangelo da Caravaggio e sul musicista Claudio Monteverdi. Radaelli non è un teologo d'accademia né ha ricevuto gli ordini sacri. Non appartiene all'organico delle università pontificie. È però discepolo di uno dei più acuti intelletti cattolici del Novecento, anche lui semplice laico senza cattedre, lo svizzero Romano Amerio. L'uno e l'altro hanno rivolto e rivolgono critiche severe alle derive secolarizzanti della Chiesa nell'ultimo secolo, alle confusioni nel campo dell'ecumenismo e del rapporto tra le religioni, alle "devastazioni" in campo liturgico. Sempre però in obbedienza al magistero gerarchico e a quella Grande Tradizione senza il cui respiro – insegna Benedetto XVI – non c'è teologia cattolica degna di questo nome. Quanto alla prossimità tra l'insegnamento di Joseph Ratzinger e le tesi di "Ingresso alla bellezza", è rivelatore quanto ha detto il papa pochi giorni fa, nell'incontro del 7 febbraio col clero di Roma. Rispondendo alla domanda di un prete che è anche pittore, Benedetto XVI ha detto: "L'Antico Testamento vietava ogni immagine e doveva vietarlo in un mondo pieno di divinità. Esso viveva nel grande vuoto che era anche rappresentato dall'interno del tempio, dove, in contrasto con altri templi, non c'era nessuna immagine, ma solo il trono vuoto della Parola, la presenza misteriosa del Dio invisibile, non circoscritto da nostre immagini. "Ma poi questo Dio misterioso [si fa carne in Gesù,] appare con un volto, con un corpo, con una storia umana che, nello stesso tempo, è una storia divina. Una storia che continua nella storia dei santi, dei martiri, dei santi della carità e della parola, che sono sempre esplicazione, continuazione nel Corpo di Cristo di questa sua vita divina e umana, e ci dà le immagini fondamentali nelle quali – al di là di quelle superficiali che nascondono la realtà – possiamo aprire lo sguardo verso la Verità stessa. In questo senso mi sembra eccessivo il periodo iconoclastico del dopo Concilio [Vaticano II], che aveva tuttavia un suo senso, perchè era forse necessario liberarsi da una superficialità delle troppe immagini. "Adesso torniamo alla conoscenza del Dio che si è fatto uomo. Come ci dice la lettera agli Efesini, Lui è la vera immagine. E in questa vera immagine vediamo – oltre le apparenze che nascondono la verità – la Verità stessa: 'Chi vede me vede il Padre'. In questo senso possiamo ritrovare un'arte cristiana e anche ritrovare le essenziali e grandi rappresentazioni del mistero di Dio nella tradizione iconografica della Chiesa. E così potremo riscoprire l'immagine vera, [...] la presenza di Dio nella carne".

Fede & Cultura su Tele Pace

Questa sera (venerdì 15 febbraio) alle ore 20,05 su Tele Pace il nostro Autore Mons. Gino Oliosi terrà una conversazione per presentare il suo volume "Alla scuola di Benedetto XVI" che tanto successo sta facendo. Siamo grati alla Chiesa per l'apprezzamento scritto dei Cardinali Nicora e Bertone, ma soprattutto per quello del Sommo Pontefice Papa Benedetto XVI giunti all'Autore stesso. Vi invitiamo a partecipare alla visione del programma televisivo nel quale verrà presentata anche Fede & Cultura.















Vile attacco laicista su Wikipedia

La voce "Enrico Maria Radaelli", nostro Autore di crescente successo col volume "Ingresso alla bellezza" è stato cancellato dalla cosiddetta "Enciclopedia libera" Wikipedia. La voce conteneva i dati dell'Autore, i titoli delle sue tre opere pubblicate - tutte di grande successo di pubblico e di critica (anche dei criticoni) - e i titoli dei principali articoli e recensioni. Le forze laiciste come al solito dimostrano l'uso violento della censura ideologica contro chi non saprebbero confutare sul piano delle argomentazioni, come poco fa è stato fatto a Papa Benedetto XVI all'università "La Sapienza" di Roma. All'Autore Enrico Maria Radaelli rinnoviamo tutta la nostra stima e solidarietà, unitamente a un forte rimprovero a coloro che infestano la rete per cancellare il ricordo della Bellezza e della Verità.
Fede & Cultura
La voce cancellata da Wikipedia (prelevata dalla cache di Google):
Enrico Maria Radaelli (1944), filosofo italiano specialista in metafisica delle religioni ed estetica. Allievo del filosofo di Lugano Romano Amerio (1905-1997), nonchè del filosofo cattolico Antonio Livi, è direttore del dipartimento di estetica dell'Associazione internazionale Sensus Communis.

Opere
Il mistero della Sinagoga bendata, ed. Effedieffe 2002
Romano Amerio. Della verità e dell'amore, ed. Lungro 2005
Ingresso alla bellezza, ed. Fede & Cultura 2007

Articoli rilevanti
Gnoseologia e Trinità: sul metodo della filosofia cristiana in Tommaso e Bonaventura - in Aquinas Rivista internazionale di filosofia settembre 2003
Che cosa unisce Tommaso a Bonaventura - in "Sensus Communis Vol. 5 (2004) n. 1
Analogie tra Bellezza e Verità in san Tommaso - in Aquinas Rivista internazionale di filosofia ottobre 2004
L'architettura del bello e del vero - in L'Osservatore Romano 4-5 febbraio 2008 p. 4
Una tela appoggiata ai Vangeli - in L'Osservatore Romano 14 febbraio 2008

Libertà dell’ateo e libertà del cristiano - Giovanni Chimirri

Giovanni Chimirri
Libertà del’ateo e libertà del cristiano
Relazioni e scontri


Recensione
Il problema della libertà dal punto di vista religioso, viene affrontato in modo sistematico e divulgativo. La libertà costituisce l’essenza e il valore più alto dello spirito umano, ma la libertà dell’uomo non è assoluta, e neppure è riducibile all’arbitrio del singolo, come oggi purtroppo la si intende. La libertà umana è invece una libertà creata, che responsabilmente e consapevolmente si decide per il bene, come risposta ad una chiamata divina. Il senso ultimo della morale non può essere trovato in questo mondo, e presuppone una concezione dell’uomo ben lontana dal materialismo e dal nichilismo oggi imperanti: non c’è libertà, dunque, che in riferimento a quell’Assoluto (Dio) come Libertà suprema, dalla quale l’uomo è derivato come «libertà finita».
L’Autore
Giovanni Chimirri (Milano 1959) ha studiato filosofia e teologia in varie università statali ed ecclesiastiche, conseguendo tre lauree. Ha fondato e dirige la collana «Biblioteca di filosofia e scienze umane», e collabora con riviste specializzate, enciclopedie e istituti di ricerca. È consigliere nazionale dell’«Associazione docenti italiani di filosofia» e membro dell’«Associazione teologica italiana per lo studio della morale». Ha pubblicato una decina di volumi, fra i quali ricordiamo: Etica delle passioni (1996); L’etica dell’idealismo (1999); Lineamenti di estetica (2001), Psicologia del corpo (2004); Capire la religione (2005); Critica psicologica e morale della pornografia (2006).
Nota breve
La libertà secondo le diverse concezioni e secondo quella cattolica
Argomento: libertà, morale, filosofia
Collana: Filosofica 6
Pagine 160
Altezza 21
Larghezza 15
Tipo di copertina: brochure
Prezzo: € 13,00
Isbn: 978-88-89913-55-0













La democrazia in Giovanni Paolo II - Fabrizio Cannone

Fabrizio Cannone
La democrazia in Giovannio Paolo II


Recensione
Porsi in forma interrogativa il problema della “crisi della democrazia” significa comprenderne il significato polivalente. Esistono infatti accezioni della parola “democrazia” assai diverse dal suo significato moderno. Nella sua accezione moderna essa non è mai stata altro che una malattia sociale di per sé incurabile (Eugenio Vegas Latapie). La domanda sulla crisi è resa necessaria anche dalla realtà della democrazia attuale. Attualmente, infatti, tutto è stato inglobato sotto il manto della democrazia: è come un’atmosfera che abbraccia tutto e tutto contiene e fuori dalla quale vi è soltanto il nulla. Oggi, praticamente, tutta la realtà sociale, per essere legittimata, deve essere accompagnata dall’aggettivo che deriva da “democrazia”. Oggi la democrazia relativista e nichilista partorita dalla modernità è un idolo, o meglio un falso dio. Questo volumetto, fondandosi su documenti magisteriali, filosofici e patristici, intende fare luce sull'idea di democrazia come si esprime all'interno del sommo magistero della Chiesa, dalle origini e soprattutto in Giovanni Paolo II, per mostrarne così tutta la differenza da quell’idolo che pretende sempre più la nostra adorazione.
L’Autore
Fabrizio Cannone è nato a Roma nel 1974, è sposato ed ha un figlio. Dopo la Laurea in Lettere, ha conseguito un Dottorato di ricerca in Storia del Cristianesimo e si è perfezionato in teologia ottenendo il Magistero in Scienze Religiose presso la Pontificia Università S. Tommaso d'Aquino. Insegna religione cattolica in Licei ed istituti superiori.
Nota breve
La democrazia nel pensiero della Chiesa Cattolica e del Papa Giovanni Paolo II
Argomento: democrazia, religione, magistero
Collana: saggistica 12
Pagine 128
Altezza 21
Larghezza 15
Tipo di copertina: brochure
Prezzo: € 13,00
Isbn: 978-88-89913-51-2












Ingresso alla Bellezza: ne parla L'Osservatore Romano

Con grande fierezza, dopo numerosissimi attestati di stima e riconoscimento da parte di autorità culturali ed ecclesiastiche, fra le quali lettere di encomio del Segretario particolare di Sua Santità Benedetto XVI, del Card. Bertone, del Card. Ce' ed altri, siamo felici di comunicare che oggi 5 febbraio 2008 è uscito sull'Osservatore Romano a p. 4 un lungo articolo a tutta pagina del nostro Autore Enrico Maria Radaelli che tratta del tema del suo volume - pubblicato con i nostri tipi - "Ingresso alla Bellezza - Fondamenti ad un'estetica trinitaria".
Per leggere integralmente l'articolo di Enrico Maria Radaelli clicca sul titolo L'architettura del vero e del bello.
Altra citazione sul sito di Sandro Magister che così scrive: "Una teologia [quella eretica di Vito Mancuso] che in Italia, nell'ultimo anno, non ha prodotto solo un discutibile successo editoriale come "L'anima e il suo destino", ma anche un capolavoro di intelligenza della fede come il saggio intitolato "Ingresso alla bellezza", di Enrico Maria Radaelli. Un'opera maestra sulla quale www.chiesa dovrà presto tornare". E in effetti Magister è tornato su quest'opera con un lungo articolo dedicatovi, dal titolo "Tutti a vedere il "sacro teatro dei cieli" Un teologo fa da guida" (clicca per leggerlo).
Per acquistare il libro clicca qui












Meditazioni sulla Passione di Gesù Cristo - S. Alfonso Maria de' Liguori

S. Alfonso Maria de’ Liguori
Meditazioni sulla Passione di Gesù Cristo

a cura di Diego Lozito

Recensione
“Da chi mai i Santi hanno preso animo e fortezza a sopportare le persecuzioni, i tormenti e le morti, - scrive S. Alfonso in quest’operetta - se non dalle pene di Gesù crocifisso? Chi poi potrà non amare Gesù, vedendolo morire fra tanti dolori e disprezzi, al fine di ottenere il nostro amore? Un devoto solitario pregava Dio di insegnargli che cosa potesse fare per amarlo perfettamente. Gli rivelò il Signore, che per giungere al suo perfetto amore non vi fosse esercizio più adatto che meditare spesso la sua Passione. Se mediteremo spesso la crocifissione di Gesù, resteremo ammaestrati a temere il peccato ed infiammati ad amare un Dio così amante, vedendo in quelle piaghe la malizia del peccato che ha ridotto un Dio a soffrire una morte così amara per soddisfare alla divina giustizia e l'amore che ci ha palesato il Salvatore nel voler tanto patire per farci capire quanto egli ci amava”. Questa riedizione in italiano corrente di un’opera preziosa - inedita da oltre 150 anni - aiuterà sulla via della santità chiunque la legga con attenzione ed amore.
L’Autore
Nasce a Napoli il 27 settembre 1696 da genitori appartenenti alla nobiltà cittadina. Studia filosofia e diritto. Dopo alcuni anni di avvocatura, decide di dedicarsi interamente al Signore. Ordinato prete nel 1726, Alfonso Maria dedica quasi tutto il suo tempo e il suo ministero agli abitanti dei quartieri più poveri della Napoli settecentesca. Nel maggio del 1730 incontra i pastori delle montagne di Amalfi e, constatando il loro profondo abbandono umano e religioso, sente la necessità di rimediare ad una situazione che lo scandalizza sia come pastore che come uomo colto del secolo dei lumi. Lascia Napoli e con alcuni compagni, sotto la guida del vescovo di Castellammare di Stabia, fonda la Congregazione del SS. Salvatore. Intorno al 1760 viene nominato vescovo di Sant'Agata, e governa la sua diocesi con dedizione, fino alla morte, avvenuta il 1 agosto del 1787.
Nota breve
Meditazioni del Patrono di Napoli sulla Passione di Gesù
Argomento: Via Crucis, Passione, spiritualità
Collana: spirituale 8
Pagine 48
Altezza 21
Larghezza 15
Tipo di copertina: brochure
Prezzo: € 6,00
Isbn: 978-88-89913-62-8